Nicciano

Veduta panoramica col monte Pisanino sullo sfondo

Nicciano e’ un antico castello fortificato, situato sulla riva destra del Serchio, un tempo conosciuto come “Nizzano“. Nel 1346 la repubblica fiorentina occupò la Garfagnana e in data 15 maggio comprò dal marchese Spinetta Malaspina, per il prezzo di dodicimila fiorini d’oro, tutti i castelli, uomini e distretti che il marchese possedeva fra la Garfagnana e la Lunigiana. Tra questi castelli, ville e comuni, che furono sessantasette, ricordiamo Nicciano, Camporgiano, Casatico, Castelnuovo, Elio, Granciglia, Gramolazzo, San Michele, Palleroso, Vitoio, Roccalberti, Petrognano. Entrando in paese, ad attirare subito l’attenzione, sono i resti delle alte mura di arenaria scura che abbracciano la parte più antica del borgo, raccolta intorno alla chiesa. La chiesa parrocchiale, in stile romanico, è dedicata a San Matteo. Viene citata negli estimi del 1470 e divenne parrocchia autonoma all’inizio del XVI secolo. Fu ricostruita nel 1735,come appare in una formella in marmo posta sopra il portale d’ingresso. Al suo interno, a navata unica, troviamo un’acquasantiera in marmo donata dall’avvocato Paleschi nel 1889. L’altare maggiore è formato da materiali compositi colati in stampi, impreziositi da intarsi in marmo. Nel 1580 questa chiesa venne interdetta agli uffici divini , in quanto proprio al suo interno fu ucciso il parroco. Le sue funzioni religiose vennero ripristinate dopo che fu benedetta dal cardinale Alessandro I Guidiccioni , vescovo di Lucca. Il campanile insasso attiguo alla chiesa, fu edificato nel 1612 e restaurato nel 1938. Un altro fatto delittuoso avvenne l’8maggio 1603: un corpo di soldati comandati dal capitano  Jacopo Coreglino, assalendo il paese e la piccola borgata di Cortia allo scopo dirubare bestiame, depredò gli abitanti dei loro avere e bruciò ogni cosa. Ancora intonate al luogo rimangono le abitazioni, alcune purtroppo disabitate, e a rischio di crollo, impreziosite da portali del ‘500 e ‘600. Molto curiose e interessanti sono alcune originali sculture in pietra arenaria, e in particolare i volti, disseminate lungo la strada che porta alla chiesa, eseguite da un scultore contemporaneo del luogo, autore anche del Monumento ai Caduti che si trova vicino al campanile.

Chiesa di San Matteo 1

Chiesa di San Matteo 2

Statuine di arenaria

Campanile della chiesa di San Matteo