Chiesa di San Policarpo a Pianosinatico

Fu costruita sul finire del secolo XVIII, al tempo del vescovo Scipione de’ Ricci, che vi istituì una parrocchia per le necessità di servizio nate dalla inaugurazione della strada modenese. Ebbe il titolo di S. Policarpo, vescovo di Smirne, martire nel 167. Alla nuova parrocchia fu assegnato un territorio scorporato da quello della pieve di Cutigliano I più antichi documenti reperibili si trovano nell’archivio della canonica e sono atti di matrimonio a partire dal 1789. Tutta un’altra chiesa più antica, secondo la tradizione popolare, si trovava in Vallellenta ed era intitolata a S. Michele. La prova dell’esistenza di questo preesistente edificio è dato da un documento datato settembre 1761, consistente in una carta di livello dove è citato l’oratorio di S. Michele a Pianosinatico. L’esterno della chiesa si presenta di fattura moderna. Il campanile quadrangolare è impostato sul fianco destro verso l’abside; sul fianco sinistro, sopra un portalino incorniciato a piattabanda di arenaria, si trova una lapide datata 1876. All’interno si notano altari più antichi rispetto all’epoca di costruzione della chiesa: è molto probabile si tratti di elementi di spoglio provenienti dalla distrutta chiesetta di S. Michele di cui è traccia nei documenti. L’interno è costituito da navata unica terminante in abside semicircolare, divisa dalla navata da un arco di trionfo. I fianchi sono scompartiti da paraste su cui poggia una pesante cornice, su cui s’innesta la volta a sesto ribassato rinforzata da archi trasversi. Due finestre per lato si aprono in alto, negli sguanci della volta. Una lapide murata accanto all’ingresso, sulla parete interna a sinistra, documenta come la chiesa sia stata gravemente danneggiata nel 1944 dagli eventi bellici e ricostruita nella forma attuale negli anni1945 – 46 dal parroco don Baldino Baldi.