SANTOMATO di Aldo Innocenti
Santomato e’ una localita’ situata fra Pistoia e Montale, ai piedi delle prime propaggini dell’Appennino tosco – emiliano: il toponimo deriva da San Tommaso, e proprio a questo santo era dedicato un monastero eretto nel VII secolo nell’area che ora si trova subito a nord dell’attuale chiesa parrocchiale. L’edifico piu’ importante del paese e’ la chiesa di S. Maria Assunta, costruita nel Cinquecento, ma ristrutturata interamente agli inizi del XIX secolo. Questo edificio religioso ha preso il posto dell’antico Monastero dedicato a San Tommaso, che era stato eretto dall’abate Tao, colui che in seguito fondo’ la famosa Abbazia di S. Antimo, nei pressi di Montalcino, e anche colui al quale era dedicata l’antica Abbazia di San Salvatore alla Fontana Taona (Taona deriva da Tao), posizionata sull’Appennino, nei pressi dell’antica strada che collegava Pistoia a Bologna. Il Monastero di San Tommaso, costruito nel VII secolo, faceva anche funzioni d’ospedale per i viandanti che si spostavano verso l’Appennino su un’antica strada di collegamento con Bologna: fu soppresso nel 1794 per mancanza di vocazioni. Il titolo di chiesa parrocchiale fu allora trasferito alla vicina e piccola chiesa di S. Maria, un piccolo edificio rurale, che fu poi ristrutturato interamente.
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Ha origine dall’antico Monastero dedicato a San Tommaso, fondato nel secolo VIII dall’abate Tao (cui si deve anche la successiva creazione dell’abbazia di S. Antimo), per dare ospitalita’ a coloro che percorrevano l’antica strada che, transitando da qui, andava a valicare l’Appennino. L’originaria chiesa, ad aula unica e’ rintracciabile solo nel paramento murario esterno. L’interno e’ stato radicalmente modificato nel 1805 e nel 1888. Tipico edificio della diffusa tipologia delle chiese romaniche minori, con pianta unica orientata, copertura a semplice capanna e abside semicircolare. In facciata troviamo, al di sopra del portale di ingresso, un archivolto a cunei di marmo bianco e serpentino verde di Prato. Nella stessa facciata troviamo più in alto una serie di mensole in arenaria, probabili appoggi di un vecchio portico ligneo, e un rosone parzialmente richiuso.
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FATTORIA BERETTA
Poco a nord della chiesa parrocchiale si trova la Fattoria di Santomato, costituita essenzialmente da una grande villa circondata da edifici rurali: la villa fu proprieta’ del cardinale Carlo Agostino Fabroni, come testimonia il busto di Clemente XI, il papa che gli conferi’ la porpora cardinalizia, ancora oggi addossato ad una parete del piazzale della villa. Dopo vari passaggi di mano, dal 1936 e’ proprieta’ della famiglia Beretta: vi si produce olio d’alta qualita’, grazie alle numerose piante d’olivo che punteggiano i colli soprastanti.
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VILLA DI PIAN DI COLLINA
La Villa di Pian di Collina si trova sui primi contrafforti dell’Appennino, lungo la vecchia strada montalese ed e’ raggiungibile con un’erta salita partendo dalla chiesa di Santomato. Costruita dalla famiglia Calderai nei primi del Novecento, da molti anni versa in totale stato di abbandono, anche se ancora se ne puo’ intuire l’originaria bellezza. Durante la Seconda Guerra Mondiale ha custodito alcune opere della Galleria degli Uffizi per salvarle dalle depredazioni dei Tedeschi.
Come arrivarci – Dalla Chiesa di Santa Maria Assunta a Santomato (quota 90) procediamo in direzione monte: costeggiamo un muro alto circa due metri e quando questo va a destra, anche noi andiamo a destra abbandonando la strada principale. Per facilitarci possiamo notare sulla sinistra una piccola indicazione che manda a destra indicando “Il Molinuzzo” e un’altra piccola che indica “B & B San Jacopo”. Ora camminiamo sulla larga strada bianca e al primo bivio che incontriamo procediamo dritti sulla carrareccia principale: percorsi circa 1100 metri arriviamo ad un bivio. Questo e’ il punto nevralgico del percorso perche’ indicazioni non ce ne sono: bisogna andare a destra. Dopo circa 2400 metri dalla partenza troviamo un altro bivio, ma qui e’ difficile sbagliare perche’ basta procedere dritti sulla carrareccia principale. Superiamo una bella casa colonica in pietra, Podere Campagliani, (2 km. e 800 metri dalla partenza) e poco dopo incontriamo il sentiero Cai n. 220, che proviene alla nostra destra da Montale, e che seguiremo fino alla villa, dato che si snoda sulla carrareccia che stiamo percorrendo. Giunti alla Maesta’ di Villa Calderai, andiamo a sinistra lungo la strada principale per giungere davanti al cancello della Villa di Pian di Collina (quota 332, 3 km. e 800 metri dalla Chiesa di Santomato).
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