Parco di Villa Demidoff a Pratolino

Statua dell’Appennino

Il Parco di Villa Demidoff a Pratolino comprende un ambiente ricco di una gran varieta’ di forme vegetali e di opere artistiche: una delle attrazioni piu’ spettacolari e’ il Colosso dell’Appennino, opera dello scultore Giambologna, che rappresenta una figura mitologica posta a protezione del parco. Il tema dell’acqua e’ presente in tutte le meraviglie del parco: nella Grotta dedicata al torrente Mugnone che scorre sotto le pendici del parco; nella Peschiera della Maschera; nel Lago dei Tritoni; nei Viali degli Zampilli; nella Fonte di Giove. Del Buontalenti sono pervenute fino a noi senza trasformazioni, la Cappella e la Grotta di Cupido, della quale sono andate perdute le decorazioni, le statue e i giochi d’acqua. La villa e il parco di Pratolino furono realizzati negli anni fra il 1568 e il 1581 per volonta’ del granduca Francesco I de’ Medici, che si avvalse dei piu’ grandi artisti e architetti dell’epoca (Buontalenti, Giambologna, Ammannati) non solo per la costruzione della villa e dei vari edifici, ma anche, assoluta novita’, per la progettazione e realizzazione di giochi d’acqua posti all’interno delle numerose fontane e grotte artificiali. Nelle descrizioni lasciate dai visitatori dell’epoca si legge la meraviglia e lo stupore provati di fronte all’ingegnosita’ e magnificenza del parco e della villa, tanto che Pratolino divenne una sorta di “prototipo” per le grandi regge di campagna che fiorirono in Europa fra Sei e Settecento.

Un lato del Parco Villa Demidoff
Grotta del Mugnone Monumento a Demidoff