Cascianella

Veduta panoramica

Cascianella e’ un piccolo borgo dell’Alta Garfagnana, situato a 629 m. s.l.m. a poca distanza dal piu’ grande e piu’ noto borgo di Casciana: siamo nel Comune di Camporgiano. Un ampio panorama si apre in direzione della Pania di Corfino e sui crinali appenninici: quella che un tempo fu una località abitata da pastori e contadini, avendo basato la propria economia sulla coltivazione della terra, è riuscita a mantenere un delicato equilibrio tra uomo e natura. Oggi, a causa di una costante migrazione iniziata nel XI secolo il borgo è quasi disabitato: vi dimorano trenta persone. Le conseguenze dello spopolamento sono evidenti nel tessuto urbano, ma si accentuano ancora di più se consideriamo la parte circostante il borgo: laddove vi erano selve di castagni, il cui prodotto è stato una importante risorsa alimentare, oggi troviamo una intricata e variegata vegetazione. Le origini del toponimo potrebbero derivare da “Cascina“, ossia un piccolo insediamento agricolo costituito da abitazioni, stalle, fienili. Il borgo ha origini alquanto remote, che si intrecciano con le vicende di Casciana. Basta visitarlo per rendersi conto ella sua storia: stretti vicoli salgono e scendono scoprendo interessanti aie e suggestivi porticati, case in pietra con bucature che contengono portali in arenaria recanti incise le date che vanno dal 1748 al 1831. Nonostante la lontananza dalla cave di marmo e le origini rurali, anche in questa piccola comunità non mancano le maestà marmoree affisse alla mura delle abitazioni. Alcune case, forse le più remote, furono di proprietà dei Torriani, antichi signori del paese. In passato formava un unico comune e unica curia col vicino borgo di Casciana, come risulta da un documento del 1584. La separazione fra le due frazioni avvenne nel corso del XVIII secolo: Nello stesso periodo il capitano Ercole Zenzani, Governatore della Garfagnana, nell’intento di riorganizzare l’esercito, fece un censimento delle popolazioni interessate; ogni località avrebbe dovuto versare una parte di denaro in proporzione al numero delle famiglie, per sopperire alle pesanti spese militari; Cascianella, unitamente a Casciana, contava dodici famiglie. Nel 1724 i due paesi divennero autonomi e la chiesa dei santi Prospero e Felicita, già esistente nel 1584, divenne parrocchia. Fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1920, come gran parte delle case, e per questo fatto si resero necessarie successive ristrutturazioni. Anticamente i battesimi venivano celebrati nella chiesa di Santa Maria Assunta a Vitoio. Il campanile fu eretto nel 1761, come risulta dalla data incisa nell’arcata in arenaria, dove alloggiano le campane, ed è situato, insieme alla chiesa, in un piccolo piazzale erboso dominante la valle del Serchio e il vicino borgo di Casciana, di cui si scorgono la torre campanaria e le case allungate sul crinale. L’edificio religioso è costruito ad una sola navata con il soffitto a volte, l’altare maggiore ha una struttura molto semplice in marmo bardiglio e dietro il coro ligneo. Altri due altari laterali fanno da sostegno alle statue della Madonna e di San Giuseppe. A fianco dell’altare un leggio in legno di olivo di concezione moderna. Sopra il portale, collocata in una nicchia, vediamo la settecentesca statua della santa titolare. La chiesa, nella sua semplicità, appare moto ben tenuta dando l’impressione di un suo costante utilizzo; in realtà scarse sono le occasioni di celebrarvi le funzioni religiose.