Azzano

Grosso borgo disteso sul fianco sinistro del Serra in vista dell’imponente versante meridionale del monte Altissimo: un tempo riforniva di carbone e legna Seravezza e i paesi limitrofi. Di origini antichissime, fu abitato da tribù di stirpe ligure. Il suo nome si attribuisce al gentilizio latino Attius. Il nome Azzano lo troviamo citato per la prima volta nel 1186 in un atto rogatorio compilato dal notaio Rolando, nel castello di Vallecchia. Altri atti attestano l’antichità del borgo, come un estimo del 1333 in cui si dichiara appartenente al comune de La Cappella; il 12 luglio 1383 Puccio da Corsanico lasciava erede universale dei suoi beni donna Coluccia, figlia di Pagno da Azzano. Lungo la strada, prima di entrare in paese, si trova l’antichissima chiesa di S. Michele Arcangelo, patrono del paese. E’ costruita ad unica navata con pianta a croce latina e al suo interno troviamo una bella statua in gesso raffigurante la Madonna Addolorata, un interessante dipinto su tela con San Michele e San Girolamo, un bassorilievo di marmo, collocato nel presbiterio, per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale, eseguito dagli scultori Palagi e Galeotti da Pietrasanta. L’altare maggiore in marmo è del 1721. L’edifico venne restaurato dalla popolazione nel 1859, la facciata ultimata nel 1894, come appare scritto sopra la porta d’ingresso. Nella zona di Azzano ha vissuto per qualche tempo Michelangelo Buonarroti, impegnato a estrarre il marmo dalla cave del monte Altissimo.

Il monte Altissimo da Azzano