Pescaglia

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

Pescaglia e’ collocata in un territorio stretto tra la Versilia, la Garfagnana e la Lucchesia. La morfologia, prettamente collinare e montuosa, è caratterizzata da intensi boschi, dove la pianta dominante è l’albero di castagno. Questa zona è divisa da tre vallate: a nord la Turrite di San Rocco (Rio Turrita), a sud quella del torrente Freddana e la valle del Pedogna che si trova inserita fra queste due valli. La zona fu abitata circa diecimila anni fa dall’uomo preistorico nella località Campore, come risulta da recenti scoperte archeologiche; qui si trova l’omonima grotta, conosciuta anche col nome di Buca delle fate. E’ situata a circa 400 metri di altitudine alla sinistra del rio delle Campore, fra il monte Prano e il Piglione. Un Tempo Pescaglia veniva identificata in tre storici terzieri: Il Poggio (dove sorgeva il castello), Piazzanello e Villabuona. Oggi sidentifica Pescaglia con Il Poggio. Questa comunità era nota col nome di Piscalia, che deriva dal latino piscare, cioè pescare. Infatti, essendo la zona molto ricca di torrenti e corsi d’acqua, fino dall’Unità d’Italia la trota fu scelta come stemma comunale, anche se in passato alcuni storici fecero derivare il toponimo dal latino pascuum, ossia pascolo. Le prime notizie certe che si hanno di questa comunità risalgono al IX secolo, quando fu feudo dei Suffredinghi, inseguito della famiglia degli Antelminelli, dove rimase fino al 1272, quindi passò sotto il dominio lucchese e venne inserita nella Vicaria di Coreglia, dove rimase fino al XVI secolo. A Poggio di Pescaglia, nella località detta al Castello, nel Medioevo venne costruita una possente fortezza a difesa di Lucca. Nel 1584, sotto la visione dell’architetto Vincenzo Civitali, iniziò la ristrutturazione del fortilizio e la costruzione delle massicce mura. Fra i secoli XVI e XVII, anni del suo massimo splendore, sempre sotto il dominio lucchese, ebbe inizio la costruzione di una serie di interessanti palazzi che ancora oggi impreziosiscono il tessuto urbano di questo piccolo centro. Nel 1602 fu dichiarato capoluogo di Vicaria. Fu una delle ultime vicarie lucchesi e rimase tale fino al 1802. In seguito vene divisa tra il territorio di Borgo a Mozzano e Camaiore, per ricostituirsi in comune autonomo nel 183, suddiviso in sedici frazioni. Pur essendo un territorio molto vasto è oggi scarsamente abitato. La scarsità del lavoro creatasi nell’imminente dopo guerra, ha favorito un esodo quasi di massa, spopolando queste terre e costringendo molti abitanti all’espatrio. L’edificio piu’ importante di Pescaglia e’ la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, che si trova nel terziere di Piazzanello: l’edificio risale al XII secolo, ma e’ stato completamente restaurato nel XVI secolo, aggiungendovi la navata di settentrione, la sala della Compagnia e la canonica. Nel lato destro del Presbiterio troviamo l’altare di san Rocco con sopra una tela che rappresenta la Madonna col Bambino tra i Santi Rocco, Nicola, Frediano, Giovanni Evangelista, Anna, Antonio Abate e Carlo Borromeo, opera del 1616 del fiorentino Gaspare Mannucci. Nella navata di destra una tela raffigura la Madonna col Bambino, opera questa del XVII secolo di Giovanni Marracci da Torcigliano. Si può ammirare anche una bella cantoria del1789. Scolpito in una colonna portante dell’edificio appare lo stemma della famiglia Bernard, che, nel corso del ‘500, ebbe qui un ruolo molto importante. Molto antica è anche la canonica; sulle mensole di legno che sorreggono la tettoia troviamo incisa la data 1504.L’organo del maestro Lorenzo Pellegrini di Coreglia è del 1685. Il comune di Pescaglia si estende sugli abitati che si affacciano sulla Val Pedogna, e suoi affluenti, e su quelli del torrente Freddana.

Monumento ai Caduti

Palazzo Comunale

Piazza e Palazzo Comunale

Santuario della Solca

Panorama

Un portico

Chiesa di Ss. Pietro e Paolo 2

Chiesa dei Ss. Pietro e Paolo 3