Chiesa delle Sante Maria e Tecla alla Vergine

Pur essendo di costruzione abbastanza recente, la chiesa è stata chiusa dal 1995 al 1996 per il rifacimento della struttura di copertura, riproponendo così la questione del “restauro” dell’architettura moderna. La realizzazione della chiesa, opera di Giovani Michelucci in collaborazione con l’ing. Alessandro Giuntoli, fu decisa nel 1946 per sostituire l’edificio abbattuto durate la Seconda Guerra Mondiale (ubicato nel pressi della Porta Carratica) scegliendo una nuova ubicazione in funzione dell’incremento demografico della zona. Michelucci, dopo l’esperienza della chiesa di Collina, si ritrova ad affrontare in maniera più organica ed impegnativa il tema dello spazio sacro e, attraverso un tormentato iter processuale comprendente la redazione di due progetti e di successive modifiche, attuate anche in fase di cantiere, affina sempre di più il linguaggio liberando l’edificio dagli accessi formalistici e cercando di limitare i costi, per creare un’architettura “asciutta”, aderente alle forme della tradizione costruttiva degli ordini mendicanti e di cui S. Domenico è il riferimento più diretto. Il progetto è approvato nel luglio del 1954, ma per risolvere alcuni problemi statici viene sostituita la volta prevista con capriate n cemento armato a vista. L’edificio si presenta come una grande aula a croce latina. Con i bracci del transetto poco sviluppati e inclinati in modo da essere visibili anche dall’ingresso; ai lati di questo si trovano due piccole cappelle: il battistero e la cappella dei matrimoni. L’interno è arricchito dalle sculture di artisti contemporanei tra cui il drammatico crocifisso ligneo di Jorio Vivarelli (1956). In facciata le tre vetrate figurate policrome sostituiscono il rivestimento marmoreo previsto inizialmente, mentre le vetrate furono realizzate in forma più contenuta. Il campanile è svincolato dalla chiesa, impostato su un alto basamento a scarpa, ed è costituito da una struttura a traliccio con le scale in vista, ed è stato il primo elemento a mostrare segni di fragilità: nel 1984 – 1985 si è reso necessario un intervento di ripristino, seguito nel 1995 – 1996, da quello sulla copertura della chiesa.

 

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