Caprigliola

Veduta panoramica

Caprigliola e’ un antico borgo della Lunigiana, situato nel Comune di Aulla: si trova su un’altura nel fondovalle del fiume Magra.  L’impianto originario del borgo risale al IX secolo come insediamento militare, epoca nella quale gli Obertenghi fecero costruire zone strategiche a controllo della Via Francigena. Era anche antica porta di accesso all’alta vallata del Magra. Nel codice Pelavicino sono documentate le tariffe dei pedaggi delle merci che vi transitavano. Il borgo di Caprigliola fu concesso come feudo dall’Imperatore Federico I ai vescovi di Luni nel 1185. Nel 1279 il vescovo – conte Enrico da Fucecchio, predecessore del vescovo Guglielmo, fa edificare il cassero che viene collegato alla torre cilindrica da uno stretto camminatoio. Nel 1316 le truppe di Castruccio Castracani conquistano Caprigliola; Castruccio nel 1319 viene eletto signore del castello. Nel 1404 Caprigliola, assieme a Stadano e Albiano, furono le prime località che si offrirono spontaneamente alla signoria fiorentina in cambio di protezione. Ovviamente Firenze, per la posizione strategica di questa zona alla confluenza di importanti vie di comunicazione, accettò di buongrado. Verso la metà del ‘400 Stadano e Caprigliola formano il comune di Albiano che dipenderà da Castiglione del Terziere. Nel 1556 Cosimo I de’ Medici fa iniziare costruzione delle mura bastionate, che terminerà nel 1582. Nel periodo napoleonico il borgo viene aggregato al Comune di Santo Stefano nella sottoprefettura di Sarzana. Successivamente entra a far parte dei domini estensi e, dopo l’Unità d’Italia, passa definitivamente al comune di Aulla. Oltrepassata la doppia porta principale di accesso, sovrastata dalle possenti mura, una terrazza panoramica offre una grandiosa vista sulla vallata. proprio alla confluenza del Vara col Magra. Il borgo è affascinante per i suoi camminamenti, i viottoli e le case in sasso, i balconi sempre fioriti, i sali scendi che accompagnano le forma naturali della collina. All’interno del borgo emerge la svettante torre cilindrica (alta ventotto metri), coronata da un triplice ordine di archetti pensili, risalente al periodo vescovile (XII secolo). Assunse poi la funzione di torre campanaria della chiesa di San Niccolò, costruita sul sito del castello. Per la costruzione dell’antico edificio, eretto intorno alla metà del ‘600, vennero utilizzati alcuni elementi della precedente chiesa, che risalirebbero al XIII secolo. Al suo interno, al centro delle a parete absidale, una immagine raffigura San Niccolò nelle vesti di vescovo, data 1740, con ai piedi un barile con dei fanciulli:; il tutto fa riferimento a una delle tante leggende della vita del santo. L’altare maggiore risale al 1730, anno in cui anche la parrocchia viene elevata al rango di propositura, Interessante il fonte battesimale risalente alla metà del ‘600 e donato dai Medici alla parrocchia.

 

Torre Cinta muraria
Chiesa di S. Niccolò Porta
Una via