Tendola

Veduta panoramica

Tendola si Il suo nome potrebbe derivare da Tende, he probabilmente servivano ai pastori per ripararsi nei periodi di transumanza. Il nome Tendola appare per la prima volta nel codice Pelavicino intorno all’XI secolo. Il castello, che racchiudeva la parte alta del paese, fu distrutto da Castruccio Castracani durante la guerra contro i Malaspina negli anni 1318 – 1328, tutta la fortificazione fu subito ricostruita, poiché il castrum di Tendola viene ancora menzionato nel 1341. In alcuni documenti conservati nell’archivio del comune di Fosdinovo, vengono citati scontri avvenuti nel 1343 fra i paesi di Fosdinovo e Tendola a causa di confini territoriali e di pascolo, In seguito, nel 1345, il centro abitato e i terreni limitrofi vennero acquistati da Spinetta Malaspina insieme a Fosdinovo e Giucano. Il paese oggi si presenta diviso in due agglomerati dalla strada militare che nel 1822 fu fatta costruire fra il monte Grosso e la Spolverina, dai Cybo Malaspina per unire Massa a Modena. Il tracciato di questa strada passava dal portone di Caniparola, lambiva il borgo di Fosdinovo, scendeva a Tendola raggiungendo il passo del Cerreto. Caratteristica di questo paese è la sua posizione che segue l’andamento del pendio del monte, quindi troviamo ripide salite e irte scalinate sovrastate da alte volte. Percorrendo via Alfieri, affisse nelle mura di numerose abitazioni risalta il bianco di alcune maestà in marmo che rappresentano personalità religiose; le quali insieme a portali in pietra e arenaria danno una scena d’insieme molto interessante. La chiesa parrocchiale e’ dedicata a Santa Caterina di Alessandria: costruita nel XV secolo, è in stile barocco, con vicino il campanile del Cinquecento.La chiesa all’inizio del Novecento subì ristrutturazioni e rifacimenti tali da cambiare la sua struttura originaria. Verso il 1920 furono rimosse e distrutte tutte le lapidi situate sotto la pavimentazione. Durante la Seconda Guerra Mondiale la navata centrale subì gravi danneggiamenti in seguito ai bombardamenti, poi fu ristrutturata con il tufo estratto da una vicina cava. Nella parte alta del paese s’incontra la piccola chiesa di San Rocco, con l’immagine della Madonna sopra il portale. Due maesta’ si trovano agli estremi del borgo.

Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria