Calomini

Oratorio della Madonna Addolorata e Pania Secca

Calomini, piccolo borgo nel comune di Vergemoli, in Garfagnana, e’ assai noto per il suo Eremo, da quale dista circa tre chilometri, e deve il nome al colle sul quale si erge, denominato anticamente callis minor (colle minore). Si trova a levante della Pania Secca, a 550 m. di quota. E’ un piccolo borgo di anti Calomini e’ un borgo d’antica origine: lo troviamo citato per la prima volta in un placito della Contessa Matilde del 1105, con l’appellativo di Calumine.  Fino al XII secolo fu possesso dei Porcaresi, antica famiglia di origine longobarda. Gli avvenimenti storici seguono quelli della vicaria di Gallicano e del vicino borgo di Brucciano. Passò alla vicaria di Trassilico insieme a Brucciano e ivi rimase fino al 1859. Sebbene fosse sotto la protezione dell’esercito estense, nel 1583 la repubblica di Lucca riuscì ad incendiarlo.
La chiesa parrocchiale di San Tommaso sorge in posizione dominante rispetto al borgo, ed è raggiungibile solo percorrendo una ripida e stretta strada che fiancheggia orti e campi coltivati. La difficoltà nel raggiungere tale sito ha comportato il parziale utilizzo dell’edificio sacro, con pianta rettangolare a tre navate e con soffitto voltato, che oggi viene utilizzato solo per eventi particolari. La data di impianto della chiesa non è nota con precisione ma è probabile che l’impianto sia precedente al X secolo. L’edificio è inserito nell’Estimo della Diocesi di Lucca del 1260 e ad esso viene attribuita una certa importanza. La scelta della posizione in cui costruire la chiesa è derivata probabilmente dalla preesistenza di una torre di avvistamento che, riconvertita a torre campanaria, si trova in adiacenza alla prima campata della navata centrale. Una testimonianza della consistenza dei beni della chiesa di Calomini deriva da un documento redatto nel 1629 dallo storico garfagnino Sigismondo Bertacchi che riporta le seguenti parole: “Calomini, quinto villaggio di Trassilico, è piccolo; fa anime 166, e fa fuochi d’estimo 2 e per essi dà 8 soldati. Ha chiesa curata, di rendita di scudi 100 circa, sotto il titolo di S. Tommaso detta Terra è situata sopra grotte asprissime, nelle quali ogn’anno fanno l’aquile et astori, e vi vengono da lontani paesi a pigliarle”. Non sono giunte notizie di significativi interventi di modifiche sulla conformazione della chiesa nel corso del tempo. Sicuramente nel 1917 la pavimentazione è stata rifatta con il contributo degli abitanti del borgo così come riportato su una lapide in marmo murata su uno dei pilastri di divisione tra le navate.
All’ingresso del borgo, invece, si trova la piccola chiesa dedicata alla Madonna Addolorata. E’ stata costruita nel 1799 dal Sacerdote Nicolò Valenti per uso esclusivo della propria famiglia. Il piccolo edificio a pianta rettangolare, caratterizzato da un soffitto voltato a botte con lunette, presenta la tipica conformazione degli oratori di questo ambito geografico, con la facciata a capanna con porta di ingresso centrale, finestre rettangolari ai lati e piccolo rosone sulla sommità. L’edificio è stato danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale e immediatamente ripristinato e restaurato nel 1945 sempre a cura della famiglia Valenti. L’interno è stato risistemato e tinteggiato in epoca Calomini, essendo a quota piu’ bassa del capoluogo comunale di Vergemoli e con miglior esposizione solare, ha territorio molto fertile, con buone coltivazioni di campi e vigneti.

Chiesa di S. Tommaso

Campanile della Chiesa di S. Tommaso

Chiesa di San Tommaso 2

Monumento ai Caduti

Un arco sulla via

Il monte Forato da Calomini

Cesto garfagnino

Panorama dalla chiesa di San Tommaso