Vagli Sopra

Chiesa di San Lorenzo

Vagli Sopra e’ un borgo dell’Alta Garfagnana, situato ai piedi del monte Roccandagia e della splendida conca di Campocatino, nel comune di Vagli Sotto. Dai suoi 751 m. s.l.m. domina il sottostante lago di Vagli e la valle del torrente Edron: gli fanno da corona diverse cime delle Apuane come il Sumbra, il Sella e la Tambura, oltre al gia’ citato Roccandagia. Da Vagli Sopra, andando a sinistra si puo’ raggiungere la Valle d’Arnetola con le cave di marmo, andando a destra si puo’ raggiungere Campocatino e, tramite il valico del Giovo, la zona del monte Pisanino e di Gorfigliano. A conferma che questo territorio fosse già abitato all’Età del Ferro lo dimostrano alcuni ritrovamenti di tombe risalenti a quell’epoca. La più recente scoperta è avvenuta  casualmente durante i lavori di scavo nella località Murata nell’ottobre 2008. Vennero alla luce i resti di una tomba a cassetta del popolo Ligure -Apuano, al cui interno furono ritrovati oggetti come fibule, collane, ecc. Un accurato esame al quale vennero sottoposti i resti umani ne rivelò l’età e il sesso. Erano appartenuti a una ragazza di età compresa fra i dodici e i quattordici anni, subito ribattezzata la “Fanciulla di Vagli“, morta negli anni delle guerre fra questa popolazione e i Romani. Il borgo viene citato per la prima volta nel 1122 con il toponimo di “Vallis de Supra“, La chiesa di San Lorenzo Martire, che nel XIII secolo si trova citata con l’intitolazione a San Michele, è situata su un colle che domina le sottostanti abitazioni. Era già esistente al tempo delle Decime Bonificiane, nel XVI secolo la troviamo con parrocchia autonoma. Alla fine del XVIII secolo stava cadendo in rovina, nel 1837 (la data è incisa sul portale) venne ampliata e ricostruita a tre navate con il concorso della popolazione e un contributo del duca di Modena Francesco IV. Nel sito dove oggi è ubicata la chiesa esisteva un castello andato poi distrutto dai Lucchesi nel XIV secolo durante le numerose guerre. Nella facciata in alto, scolpita in una formella, compare l’impresa araldica con anello e diamante, stemma di Ercole d’Este. All’interno dell’edificio, sopra la porta d’ingresso, un bassorilievo in marmo raffigura l’Aquila Estense. Degna di nota è un ancona in marmo del 1484, situata sull’altare di destra raffigurante la Madonna del Rosario con ai lati i santi Lorenzo e Andrea. Il possente campanile, la cui mole lo fa sembrare una torre d’avvistamento, risale al 1771. Poco dopo l’anno Mille, il borgo,. insieme alle zone limitrofe, venne governato dai vescovi di Lucca e dai marchesi della Versilia. Nel 1248 queste terre vengono ereditate  dalla repubblica di Lucca, per passare nell’anno 1446 agli Estensi, il cui dominio durò fino al 1859 , anno in cui la Garfagnana passò al regno sardo. Era stato il re Carlo IV a sancire la divisione ufficiale fra l comune di Vallis de Socto e il Castrum Vallis de Sopra. Prima dell’apertura delle cave del monte Pallerina, che diedero lavoro a centinaia di persone, l’economia di Vagli era basata sull’agricoltura, la pastorizia e la raccolta delle castagne. Da ricordare che nel 1867, all’Esposizione di Parigi, al prezioso marmo qui estratto venne riconosciuto un premio speciale, fatto che spinse le autorità locali a dare maggiore impulso alla escavazione e lavorazione di questo marmo. Per questo fu costruita una nuova strada che da Arnetola scende a Vagli, seguendo in parte il percorso dell’antica Via Vandelli.

Veduta panoramica

Campanile e monte Roccandagia

Monumento ai Caduti

Chiesa San Lorenzo 2