Serravalle Pistoiese

Il paese dalla Rocca Nuova

Serravalle Pistoiese trae il nome dalla posizione di chiusura del castello sul passaggio obbligato tra le valli dell’Ombrone e della Nievole: questa zona era gia’ interessata in epoca romana alla strada che collegava Pistoia e Lucca, proseguimento della consolare Cassia da Firenze. L’abitato mantiene in gran parte intatto l’aspetto urbanistico medioevale: in origine il sistema difensivo era imperniato su una sola rocca, posta nel punto piu’ alto, la Rocca Vecchia, della quale resta oggi l’imponente Torre detta del Barbarossa. Le mura della seconda rocca, detta Rocca Nuova, sono situate all’estremita’ ovest dell’abitato e furono edificate dai Lucchesi dopo la conquista del castello, intorno al 1310. Usciti dalla Rocca nuova, sulla destra, e’ la Porta della Gabella, aperta sull’unico tratto superstite dell’antica cinta muraria.
Chiesa di Santo Stefano – Fu fondata nel XIII secolo dal vescovo di Pistoia e ricordata come pieve sotto il patronato dei canonici di San Zeno dal 1294 al 1301. Danneggiata dall’incendio appiccato nel 1501 dalla fazione dei Cancellieri, la chiesa fu modificata nel 1599 da un intervento di sopraelevazione della navata e perse gran parte delle caratteristiche originarie. La chiesa si presenta con una facciata in conci di alberese disposti in filari regolari. Il portale è sormontato da una lunetta con archivolto a pietre cuneiformi leggermente sporgenti, conserva i resti dell’archivolto della bifora originaria, poi sostituita nel XVII secolo da un finestrone rettangolare. Gli stipiti del portale sono ornati da due mensole che fungono da capitelli e presentano una decorazione incisa: a forme geometriche quella di sinistra, con inserti vegetali e animali l’altra. Esse richiamano come stile e datazione – XII secolo – le due mensole che si trovano murate sul fianco destro della chiesa, sotto il porticato. La parte absidale, anch’essa rivestita di pietre di alberese disposte a filari regolari, ha un coronamento in cotto con mensole a motivi antropomorfi alternati a cordonatura. Il portico addossato al muro perimetrale destro della chiesa è stato aggiunto nel XVII secolo. L’interno è a un’unica navata con soffitto a capriate poggianti su mensole modanate, conclusa da un’abside semicircolare nel quale si apre una monofora. La parte presbiteriale, delimitata da una balaustra, è rialzata di quattro scalini rispetto al pavimento della chiesa.
Chiesa di San Michele – La chiesa si presenta con una facciata in conci di alberese disposti in filari regolari. Il portale è sormontato da una lunetta con archivolto a pietre cuneiformi leggermente sporgenti, conserva i resti dell’archivolto della bifora originaria, poi sostituita nel XVII secolo da un finestrone rettangolare. Gli stipiti del portale sono ornati da due mensole che fungono da capitelli e presentano una decorazione incisa: a forme geometriche quella di sinistra, con inserti vegetali e animali l’altra. Esse richiamano come stile e datazione – XII secolo – le due mensole che si trovano murate sul fianco destro della chiesa, sotto il porticato. La parte absidale, anch’essa rivestita di pietre di alberese disposte a filari regolari, ha un coronamento in cotto con mensole a motivi antropomorfi alternati a cordonatura. Il portico addossato al muro perimetrale destro della chiesa è stato aggiunto nel XVII secolo. L’interno è a un’unica navata con soffitto a capriate poggianti su mensole modanate, conclusa da un’abside semicircolare nel quale si apre una monofora. La parte presbiteriale, delimitata da una balaustra, è rialzata di quattro scalini rispetto al pavimento della chiesa.

Torre del Barbarossa e campanile della Chiesa di S. Michele Chiesa di S. Stefano
Rocca Nuova Chiesa di San Michele

Palazzo del Podestà

Torre del Barbarossa