Vinacciano

Panorama con a sinistra la torre poligonale e a destra il Palazzo Cancellieri, oggi Sozzifanti

L’abitato di Vinacciano lascia ancora intravedere l’originario aspetto di borgo fortificato. Ricordato in un diploma di Ottone II del 998 quale Curtis Vinathiana, possesso del vescovado pistoiese, si affermò come borgo rurale fortificato grazie al notevole interesse strategico della sua felice posizione. Dal X al XIII secolo l’attuale toponimo era però attribuito ad una diversa località, sede appunto della curtis vescovile e poi di una pieve, dedicata a San Marcello, la cui prima memoria storica risale al 1134, anno della Bolla di papa Innocenzo II in favore del vescovo Atto. Questa sorgeva nella piccola valle del rio Maggio, un miglio circa a sud del colle detto oggi di Vinacciano, probabilmente su un antico itinerario che da Pistoia si dirigeva verso Cecina e il padule di Fucecchio. Della chiesa restano oggi soltanto pochi ruderi, semi nascosti dalla vegetazione, che consentono di identificare la pianta a navata unica, absidata e orientata, con muri a grossi conci di pietra serena, e il perimetro del contiguo cimitero. Abbandonato tra i rovi è ancora esistente l’archivolto di una monofora, decorato con motivi a cordone. Alle sommità del colle si trovava un castello, o meglio, un borgo fortificato, probabilmente da identificarsi con l’alto medioevale Agnano, il cui toponimo si è conservato soltanto fino al XIII secolo. Qui fu fondata, proprio in quel periodo la chiesa battesimale di Santa Lucia, che a partire dal ‘500 sostituì progressivamente l’antica pieve a valle, ridotta ad oratorio ed officiata fino ai primi del ‘700 dopodiché abbandonata e distrutta da un incendio, inglobandone il nome e assumendo il doppio titolo dei Santi Marcello e Lucia. Nel 1221 i documenti parlano ormai esplicitamente del castello di Vinacciano, sottoposto al dominio feudale del vescovo, ma del quale il Comune di Pistoia aveva rivendicato la diretta giurisdizione. Entrato dunque a far parte del distretto comunale di Pistoia, Vinacciano ne seguì le vicende politiche e militari, subendo ai primo del Trecento, come altri castelli della Valdinievole, prima l’assedio di Uguccione della Faggiola, poi quello di Castruccio Castracani. In seguito fu inoltre teatro di violenti scontri fra le famiglie pistoiesi dei Cancellieri, che avevano qui una loro roccaforte, e dei Panciatichi, che diedero alle fiamme il borgo nel 1501. L’abitato mantiene intatte le tipologie urbanistiche del castello e quella architettonica dei principali edifici, con aspetto e decorazioni in gran parte ancora originali. Degno di particolare attenzione è il Palazzo Cancellieri, oggi conosciuto come Palazzo Sozzifanti, oggi frazionato in varie proprietà, interessante esempio di palazzo fortificato del XVI secolo, impostato su un poderoso contrafforte in muratura, concluso da una cornice in pietra; la sua massiccia mole domina, da ovest, l’intera cima del poggio. Da segnalare, contigua, la torre poligonale, ultima traccia delle antiche fortificazioni. Subito sopra il Palazzo si trova la pieve dei Santi Marcello e Lucia, che e’ stata ristrutturata nel corso del XVII secolo. A poca distanza dal paese si trovano i pochi ruderi, sepolti dalla vegetazione, di quella che era la chiesa originaria del borgo, cioe’ la Pieve vecchia di Vinacciano, ricordata per la prima volta nel 1134 nella Bolla d’Innocenzo II a favore del vescovo Atto.
Chiesa dei Santi Lucia e Marcello – Nel Cinquecento sostitui’ l’antica Pieve di San Marcello, situata e breve distanza, ma a livello piu’ basso: nel XVII secolo la chiesa vecchia fu abbandonata e non piu’ officiata, mentre il nuovo edificio assunse la doppia dedicazione ai Santi Lucia e Marcello. Nel 1576 vi fu aggiunto il portico laterale e, arrivando oggi alla chiesa, quello che ci si presenta alla vista e’ appunto questo loggiato cinquecentesco, dato che l’edificio, a seguito di tanti consecutivi interventi, manca praticamente di una facciata. L’edificio presenta un impianto a navata unica rettangolare coperta da volta a botte unghiata. La zona presbiteriale, rialzata rispetto all’aula di un gradino e separata da questa da una balaustra e da arco trionfale, è anch’essa coperta da volta a botte unghiata. Le pareti laterali, sono scandite da lesene decorate in finto marmo, e ospitano i due altari minori. Esternamente, la facciata intonacata è preceduta da un portico a tre arcate.

Il paese Veduta panoramica 2
Chiesa dei Santi Marcello e Lucia

Torre del Palazzo Sozzifanti

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