Villa Medicea di Castello

La Villa di Castello fu acquistata verso la fine del XV secolo da Lorenzo e da Giovanni Pier Francesco dei Medici, che l’ampliarono e l’arricchirono d’opere d’arte. Alla morte di Giovanni di Pierfrancesco la Villa fu ereditata dalla vedova e dal figlio Giovanni delle Bande Nere, che vi risiedé con la moglie Maria Salviati e il figlio Cosimo. Intorno al 1540 , Cosimo I commissiono’ a Niccolo’ Tribolo il progetto del giardino, considerato dal Vasari uno dei piu’ ricchi giardini d’Europa. Alla villa si arriva tramite un viale alberato perpendicolare alla via Sestese che termina in un grande piazzale erboso semicircolare, circoscritto da un basso muretto di cinta. L’accesso al giardino avviene attraverso un grande cancello posto sulla sinistra della villa. Il giardino rappresenta uno degli esempi meglio conservati di giardino all’italiana. La prima terrazza, che puo’ essere considerata un proseguimento esterno della villa, e’ caratterizzata da un disegno con 16 aiuole pressoché quadrate al cui centro si trova una bella vasca su gradini, opera del Tribolo sulla quale e’ posta la statua di Bartolomeo Ammannati raffigurante Ercole ed Anteo. Nelle serre vengono collocate in inverno le centinaia piante rare di agrumi ricavate da speciali innesti. In questo spazio si apre la splendida Grotta degli Animali, a cui s’accede da un portale fiancheggiato da due colonne tuscaniche.

Giardino 2

 

Giardino 1