Passo della Tambura

Passo della Tambura

Passo della Tambura (1620 m. s.l.m.), posto nelle Alpi Apuane fra il monte Tambura e il monte Focoletta, era un valico molto frequentato in passato in quanto da qui transitava la Via Vandelli: fu proprio l’abate Vandelli che fece allargare il passo cosi’ come si presenta ora risagomandolo e scavandolo con le mine in modo da permettere il passaggio della strada carrozzabile. Comunque il transito da questo passo risulto’ molto ostico per le carrozze, sia per l’elevata pendenza sia per la neve presente in gran parte dei mesi invernali.

In cammino verso il Passo della Tambura

 

 

 

 

 

Itinerario interamente tratto da www.clubaquilerampanti.it
Da Campocatino (quota 1000) andiamo a sinistra, seguendo le indicazioni per il Passo della Tambura (segnavia n. 147). La mulattiera prende quota tra i prati offrendo immediatamente un bel colpo d’occhio in direzione del sottostante, non lontano Lago di Vagli. Siamo ora nel folto del bosco con il sentiero che serpeggia tra la vegetazione, che a tratti arriva quasi a soffocare il percorso. Si incontrano poi due recinzioni metalliche che vengono scavalcate grazie ad altrettante scale in legno. Dopo circa un’ora di cammino il sentiero si porta sul ciglio di un impressionante salto verticale. Provvidenzialmente e’ stato aggiunto un parapetto in legno che impedisce d’esporsi sul salto che precipita nella sottostante Valle d’Arnetola. Ancora una breve frazione boschiva (fune come corrimano in un breve tratto stretto) e siamo alla base di un ripidissimo canale terroso. Lo rimontiamo volgendo verso destra, molto ripidamente, sino a raggiungere la base di una parete rocciosa. Assecondiamo la rupe procedendo in diagonale ascendente, agevolati dalla presenza della fune metallica fissa, quindi il percorso volge con decisione a sinistra affrontando una serie di placche inclinate piuttosto esposte. La presenza della fune metallica si rivela provvidenziale: e’ in ogni caso necessaria molta attenzione, particolarmente se il fondo dovesse risultare bagnato, per via della roccia inclinata e scivolosa. Con piede fermo e molta cautela superiamo il breve tratto ferrato accedendo al soprastante terrazzo dove si apre la vista del crinale con la cima dell’Alto di Sella. L’alberatura cede il passo alle rocce della Cava abbandonata di Formignacola (quota 1180). Traversiamo oltre la cava sino al bivio con il sentiero 35 (ore 1,20 dalla partenza). Seguiamo il segnavia 35 verso destra seguendo la famosa Via Vandelli: in moderata salita affrontiamo i tornanti del percorso permanendo nel bosco di faggi. In breve usciamo dalla fascia boschiva per procedere in ambiente roccioso selvaggio ed alpestre. Superiamo anche il costone che fa capo al Monte Focoletta e lasciamo le cave e la marmifera: il sentiero, che ricalca sempre la Via Vandelli, diviene ora piu’ stretto per inoltrarsi in un bosco di faggi. Incontriamo, poi, un luogo noto come Fossa dei Morti; la leggenda afferma che proprio qui una carovana di mercanti estensi, diretti a Massa, incontrasse una improvvisa e tremenda bufera di neve che li sorprese uccidendoli tutti. Proseguendo aggiriamo la base della Tambura, punteggiata di faggi: il sentiero e la Vandelli risalgono il vallone con numerosi tornanti per giungere ai piedi della Passo della Tambura, dove incontriamo a quota 1562 una fonte, l’unica di tutto il percorso. Dalla fonte in pochi minuti giungiamo al Passo della Tambura (quota 1620, 2 h, e 45 minuti dalla partenza), che e’ stato riscavato e risagomato con le mine al tempo della costruzione della strada