Chiesa di Santa Lucia a Capostrada

La ex Chiesa di Santa Lucia si trova a Pistoia, nella frazione di Capostrada, lungo la Strada Regionale 66, a breve distanza dall’incrocio fra questa strada, la Via Dalmazia e la Via Bolognese. Era in origine l’oratorio di un ospedale trecentesco per i lebbrosi, poi nel Settecento divenne chiesa parrocchiale. Nel 1906 fu chiusa perche’ sostituita dalla nuova Chiesa di Santa Maria della Salute. Originariamente annessa all’antico spedale dei SS. Jacopo e Lucia, lungo il principale asse viario per Brandeglio, San Marcello e l’Appennino Modenese, svolse poi la funzione di convalescenziario per lebbrosi; nel 1474 venne annesso, con altri, al patrimonio della Pia Casa di sapienza (stemmi sulle paraste dell’altare; da questa passò al patrimonio ecclesiastico. Dal 1783 divenne sede della nuova cura dei territori suburbani fuori Porta al Borgo (precedentemente dipendenti dalle parrocchie urbane di S. Andrea e S. Maria Maddalena al Prato) fino al 1805 quando questa viene trasferita nella nuova chiesa di S. Maria in Gora; passata in proprietà al demanio, fu riacquistata dalla parrocchia di Capostrada nel 1970; la canonica, addossata al retro della chiesa, fu invece venduta a privati nel 1973. La costruzione della chiesa dovrebbe risalire all’epoca di fondazione dello spedale (1348), ma nelle strutture attuali non sono riconducibili elementi attribuibili a tale epoca: solo nel cortile quadrato delle abitazioni addossate al lato settentrionale possiamo identificare l’area del primitivo chiostro. Gli attuali caratteri stilistici della facciata, con il portale architravato, sovrastato da ghiera d’arco in pietra e terminazione a timpano con cornici a dentelli in cotto, nonché il campanile a vela sulla parete meridionale, così come l’interno, ad aula rettangolare con copertura a capanna su capriate, hanno sapore cinquecentesco. La lapide sotto l’altare principale (datata 1738) fa ipotizzare una ristrutturazione dell’interno attuata nel secolo XVIII e comprendente anche la decorazione parietale, a semplici riquadrature architettoniche. Per ospitare l’organo (del 1821) fu realizzata la cantoria lignea sopra l’ingresso. Chiuso al culto dagli anni ’60 del Novecento, negli anni ’70 è stata realizzata una nuova pavimentazione in graniglia lasciando il cotto solo nel basamento dell’altare; nel 1982 – 83 è stato effettuato il rifacimento della copertura e nel 1996 quello degli intonaci di facciata.