Il monte Denti della Vecchia (1843 m. s.l.m.) si trova nell’Appennino Tosco – emiliano, a poca distanza dal monte Gomito: e’ posizionato fra il Passo della Fariola e il Passo della Vecchia. Il toponimo trae origine dalla vetta, che ha la forma di due giganteschi denti che s’innalzano lungo la cresta che collega l’Alpe delle Tre Potenze al monte Gomito: questo crinale segna lo spartiacque fra la Val di Luce e la Valle del Sestaione. Il passaggio sulle rocce che contraddistinguono la cima di questa montagna e’ riservato solamente a chi abbia una buone esperienza di montagna e non tema l’esposizione: infatti, su entrambi i lati c’e’ uno strapiombo impressionante. Nei pressi del Passo della Vecchia, situato fra i Denti della Vecchia e l’Alpe delle Tre Potenze, passava la Via dei Remi, antica strada che serviva per far transitare i tronchi degli alberi tagliati nella Montagna Pistoiese verso Barga e il fiume Serchio, per poi farli trasportare dalla corrente del fiume verso il mar Tirreno. Qui arrivavano all’Arsenale di Pisa, dove venivano utilizzati per fabbricare remi e alberi per le galee del Granduca di Toscana.
La nostra escursione ha inizio a Pian d’Asprella (quota 1500), piazzale di
servizio per gli impianti di risalita del comprensorio della Val di Luce. Da qui ci si incammina lungo il sentiero CAI n. 505: la salita e’ subito aspra, si svolge sempre dentro una pista da sci e ci conduce al lago Piatto (quota 1823, 1 h. dalla partenza), lago d’alta quota con una circonferenza di circa trecento metri e acque poco profonde (come rivela il nome stesso). Dopo aver sostato lungo le rive del lago, procediamo a sinistra fino ad incrociare il sentiero CAI n. 00, il cosi’ detto sentiero di crinale. Andiamo a sinistra ed arriviamo al Passo della Vecchia
(quota 1800, 1 h. e 20 minuti dalla partenza), situato tra i Denti della Vecchia e l’Alpe delle Tre Potenze. Da qui possiamo salire sui Denti della Vecchia (quota 1843, 1 h. e 30 minuti dalla partenza), ma l’ascesa su questa montagna non e’ delle piu’ semplici, non tanto per la pendenza, bensi’ per la notevole esposizione. Infatti, il sentiero prosegua in cresta e l’esposizione su entrambi i versanti, Val di Luce e Val Sestaione, e’
impressionante. Ragion per cui la salita ai Denti e’ riservata solo chi non soffra minimante di vertigini