Monte Roccandagia

Il Monte Roccandagia (1717 m. s.l.m.) e’ molto noto perche’ domina la verde conca di Campocatino, sulla quale precipita con una parete verticale di settecento metri. La sua vetta e’ raggiungibile solo dagli escursionisti piu’ esperti, perche’ presenta una notevole esposizione su cresta rocciosa molto frastagliata, roccia formata da costoni di origine morenica.

Massimo
Roberto 1
Roberto 2

Campocatino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da Campocatino (quota 1000) ci dirigiamo su lato destro della conca erbosa seguendo il sentiero CAI n. 177 che segue la cresta di destra e la abbandona per inoltrarsi in un bosco di faggi: dopo un leggero tratto in falsopiano, il sentiero svolta a destra sopra un ripiano rivolto in direzione di Gorfigliano. A questo punto inizia un tratto molto ripido che ci conduce al Passo della Tombaccia (quota 1350): da qui si ha una eccellente veduta sulla Valle dell’Acqua Bianca e

Passo della Tombaccia

sul monte Pisanino. Al Passo della Tombaccia (e il nome stesso ce lo preannuncia) si trova un tratto di circa cinquanta metri da fare con estrema attenzione: infatti, il sentiero e’ molto stretto e transita su una piccola cengia al di sotto della quale c’e’ un pendio ripidissimo. Questo tratto del percorso e’ stato attrezzato con un cavo metallico. Dopo questo tratto inizia la zona della Carcaraia, ma noi, appena notiamo i segnali azzurri che indicano il percorso per la Roccandagia, andiamo a sinistra lungo la cresta della montagna. La cresta iniziale presenta una modesta esposizione, ma dopo un po’ si arriva alla trave, un tratto della cresta in cui l’esposizione aumenta. Passati dalla trave, dopo un tratto in cresta incontriamo il Grondalpo. Un salto roccioso di circa trenta metri che si affaccia proprio sullo Spiaggione, una bellissima placca inclinata verso la Carcaraia: questo tratto va affrontato con cautela. Alla fine dello spiaggione c’e’ un piccolo risalto di due metri (II+) e anche in questo caso e’ meglio attrezzarsi con una corda fissa (sfruttando anche una sosta presente all’inizio del risalto). Dopo di che si prosegue dritti verso la vetta, sempre su cresta, a tratti esposta, fino a raggiungere la vetta del Monte Roccandagia (quota 1717, 3 h. dalla partenza).